Scrivi un commento
al testo di Andrea Palermo
24 marzo 1944
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
Nel placido ombreggiar de ricurvi fossi gemente l'allodola sul vacillar de sassi.
Nel mesto sentiero di strada in livrea, che sorse maestra per la romana Ardea.
Or che s'ode il chiasso nel silenzio sovrano, del vigliacco agir che armò quella mano.
L'eroi non volenti da quelle gesta feriti, erranti senza voce dei loro effimeri afflati.
Nelle pietre incolore or si tange la storia dell'Ignoti innocenti di costretta gloria.
In quel soffio vetusto che veleggia profano, il vaneggiar della quiete di testimoniar tenta invano.